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Federico Crova

Federico Crova

Brawn, IL ristorante di Londra che non troveresti mai

  • Marzo 3, 2020
Columbia Road, un indirizzo che gli appassionati di buoni ristoranti dovranno segnare tra i luoghi da visitare. Una gemma nascosta.

Per lavoro c’è stato un periodo in cui sono andato spesso a Londral, e ciò è bene perchè è una città incredibile sotto ogni punto di vista.
Non sono qui per scrivere l’ennesima guida turistica, ma per raccontare come sempre un’esperienza culinaria che vale la pena condividere, quindi dritti al sodo.

3 anni fa a Londra ho conosciuto Carlo [ma porcomondo non hai appena detto di andare al sodo? Chissenefrega di Carlo!]. Carlo di professione fa il distributore di vini [ah ok, scusa] , con particolare attenzione ai bio, biodinamici, naturali e via dicendo. Lavoro nato probabilmente da una passione per i buoni vini, sicuramente per il vino e la buona cucina.
Ah sì perchè Carlo da buon londinese è pugliese, tanto per cambiare.

Ora che ho descritto il blasone del mio Virgilio, andiamo al ristorante, il Brawn.
Si trova in Columbia Road, Hakney, parte est di Londra. Molto lontano dal centro e un po’ più vicino alla City e a Shoreditch. La via è famosa per il mercato dei fiori che si tiene tutte le domeniche, vale a pena di farci un giro perchè c’è una bella atmosfera. (www.columbiaroad.info). In più è una zona della città non frenetica, il tempo qui scorre lento, sospeso nella nebbiolina, silenzioso.

Il locale a me fa impazzire, tantissima luce che entra dalle grandi finestre, il bel bancone in zinco, il pavimento in legno grezzo, il mobilio tra il trovato e il meditato. Tutto è perfetto, il prossimo ristorante che aprirò, se mai capiterà, sarà così.

Il servizio è informale ma piuttosto attento, un paio di ragazzi gentili e precisi, tanti sorrisi come se ne vedono spesso fuori dal patrio confine. Nessuna pressione, ci si mette a proprio agio, volendo si apre il Mac e ci si mette a scrivere un post per il blog e nessuno verrà a stressarti. Una birretta della Camden Town Brewery a rinfrescare il palato. Piacevole.

La carta è ben fatta : tanti antipasti, una selezione di 6 main tra pasta (sì qui è un piatto principale), carne e pesce, una manciata di dolci. Perfetta per chi come me adora provare i locali indulgendo sugli antipasti e scegliendo un piatto principale evitando poi il dolce per raggiunto limite di capienza.

Radishes, chicory, goats curd & tahini. Un bel pinzimonio di stagione, la tahini con una bella acidità. Molto piacevole, si trova nella sezione del menu da condividere. Io sono solo, non condivido e ne sono felice.

Cantabrian anchovies, lemon, mint & chilly. Sempre nella categoria piatti da condividere, ma che nessuno osi chiedermi di farlo, potrei mordere. Questo piatto è pura poesia, le acciughe perfette e l’abbinamento a menta, fettina di limone e peperoncino (piccantino, non di più) è uno sballo per le papille, fuori di testa. E l’accoppiata con il pane!

Non ne ho ancora parlato, ma il pane. Il pane del Brawn. Il pane… fantastico, morbido e umido dentro e croccante fuori, il perfetto pane fatto con lievito madre, di quello che ne mangeresti delle tonnellate, come infatti faccio. Servito con del burro salato, meraviglioso. Se bissate si paga 3£, ma sono soldi ben spesi.

Grilled Galçots, ajo blanco, chopped egg & herbs. Questo è un antipasto di quelli da non condividere, e bene così perchè guai a toccarlo, ancora una volta!
Da Wikipedia: Il calçot è un tipo di scalogno o cipolla verde noto come calçot in lingua catalana.
Uno siulot lo chiameremmo in Piemonte, anche se non credo che la corrispondenza sia perfetta. Il piatto però perfetto lo è, eccome! Ogni ingrediente è amico degli altri, il calçot grigliato ad arte, l’uovo sodo, l’erba cipollina, l’aglietto, la salsa cremosa… da prendere un aereo solo per questo piatto.

Black pudding, radicchio, wild mushrooms & quince. Qui siamo nella tradizione locale, fatta con sapienza. Allo chef piace giocare con le verdure e lo fa bene. Il black pudding è piacevolmente grigliato, dolce e aromatico. Le verdure danno croccantezza e quel giusto contrasto amaro che il piatto richiede. Buono, molto buono.

Il dolce come da abitudine l’ho saltato, sarebbe comunque stato veramente troppo e non l’avrei apprezzato.

Lo chef e proprietario del Brawn si chiama Ed Wilson, immagino sia inglese e di sicuro non è né spagnolo né italiano. Ma la sua cucina è moderna, fresca, saporita, equilibrata come di solito solo le tradizioni spagnola e italiana sanno essere. Una grande fantasia, un ottimo palato e la giusta cultura per selezionare e abbinare la materia prima. Bravo!

 

Brawn
49 Columbia Rd
London E2 7RG
+44.2077295692
www.brawn.co

Prenotato su Opentable.

 

  • Cantabrian anchovies, lemon, mint & chilly
  • Radishes, chicory, goats curd & tahini
  • Grilled Galçots, ajo blanco, chopped egg & herbs
  • Black pudding, radicchio, wild mushrooms & quince
  • Ebbene sì, lì c’è un ristorante

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